XELIRI modificato rispetto a FOLFIRI entrambi con o senza Bevacizumab, come seconda linea di terapia per il tumore del colon-retto metastatico: studio AXEPT
Gli studi su un regime XELIRI modificato ( mXELIRI, Capecitabina più Irinotecan ), suggeriscono promettenti profili di efficacia e tollerabilità nelle impostazioni di prima e seconda linea.
Pertanto, sono state confrontate l'efficacia e la sicurezza del regime mXELIRI con quelle dello standard FOLFIRI ( Leucovorina, Fluorouracile e Irinotecan ), con o senza Bevacizumab in entrambi i regimi, come seconda linea di terapia per carcinoma del colon-retto metastatico.
È stato condotto uno studio multicentrico, in aperto, randomizzato, di non-inferiorità, di fase 3.
Sono stati arruolati pazienti da 98 ospedali in Giappone, Cina e Corea del Sud.
I pazienti avevano una età a partire da 20 anni con adenocarcinoma del colon-retto istologicamente confermato e non-operabile, e che avevano interrotto la chemioterapia di prima linea per cancro del colon-retto metastatico.
I pazienti sono stati randomizzati a ricevere mXELIRI con o senza Bevacizumab [ Avastin ] ( Irinotecan 200 mg/m2 per via endovenosa al giorno 1 più Capecitabina orale 800 mg/m2 due volte al giorno nei giorni 1-14, ripetuto ogni 21 giorni, con o senza Bevacizumab 7.5 mg/kg per via endovenosa al giorno 1 ) o FOLFIRI con o senza Bevacizumab ( Irinotecan 180 mg/m2 per via endovenosa al giorno 1, Leucovorina 200 mg/m2 per via endovenosa al giorno 1, Fluorouracile 400 mg/m2 per via endovenosa al giorno 1, e 46 ore di infusione endovenosa continua di Fluorouracile 2.400 mg/m2, ripetuta ogni 14 giorni, con o senza aggiunta di Bevacizumab 5 mg/kg per via endovenosa il giorno 1 ).
La randomizzazione è stata stratificata per Paese, ECOG performance status, numero di siti metastatici, precedente trattamento con Oxaliplatino e trattamento concomitante con Bevacizumab.
L'endpoint primario era la sopravvivenza globale analizzata su base intention-to-treat con un margine superiore di non-inferiorità di 1.30 per l'hazard ratio ( HR ).
Tra il 2013 e il 2015, 650 pazienti sono stati arruolati e assegnati in modo casuale a ricevere mXELIRI con o senza Bevacizumab ( n=326 ) o FOLFIRI con o senza Bevacizumab ( n=324 ).
Dopo un follow-up mediano di 15.8 mesi, in totale 490 pazienti sono deceduti ( 242 nel gruppo mXELIRI con o senza Bevacizumab e 248 nel gruppo FOLFIRI con o senza Bevacizumab ) e la sopravvivenza globale mediana è stata di 16.8 mesi nel gruppo mXELIRI e di 15.4 mesi nel gruppo FOLFIRI ( HR=0.85, P la non-inferiorità minore di 0.0001 ).
Nella popolazione di sicurezza per protocollo, il più comune evento avverso di grado 3-4 è stato la neutropenia ( che ha colpito 52 pazienti su 310, 17%, nel gruppo mXELIRI e 133 su 310, 43%, nel gruppo FOLFIRI ).
L’incidenza di diarrea di grado 3-4 è stata più elevata nel gruppo mXELIRI ( 22, 7% ) rispetto al gruppo FOLFIRI ( 10, 3% ).
Eventi avversi gravi sono stati riportati in 46 pazienti su 310 ( 15% ) nel gruppo mXELIRI e in 63 su 310 ( 20% ) nel gruppo FOLFIRI.
Nel gruppo mXELIRI sono stati osservati 2 decessi correlati al trattamento ( una polmonite e una infezione polmonare ) e vi è stata una morte correlata al trattamento ( infezione polmonare ) nel gruppo FOLFIRI.
In conclusione, mXELIRI con o senza Bevacizumab è risultato ben tollerato e non-inferiore a FOLFIRI con o senza Bevacizumab in termini di sopravvivenza globale.
mXELIRI potrebbe rappresentare una alternativa a FOLFIRI come standard di trattamento di seconda per cancro del colon-retto metastatico, almeno per le popolazioni di pazienti asiatici. ( Xagena2018 )
Xu RH et al, Lancet Oncol 2018; 19: 660-671
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